giovedì 27 febbraio 2014

La regola sulle regole. Battista, Orellana, Bocchino, Campanella


Quello che per qualcuno è assenza di democrazia, tecnicamente è invece la Democrazia applicata. La democrazia del gruppo.

Nel gioco delle carte spesso si discute delle regole, che differiscono qua e là, io la so in un modo, lui la sa in un altro. La regola sulle regole vuole che l'importante è decidere le regole prima del gioco, qualsiasi esse siano.

Le parole sono buone per il talk-show ma i fatti sono i seguenti:

1) Il movimento 5 stelle ha espulso i senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana

2) L'espulsione è corretta in quanto prevista nella procedura, nelle regole del Movimento 5 stelle e votata dal gruppo, non decisa da Grillo.

4) C'è un codice che un parlamentare  del movimento 5 stelle accetta e firma prima di entrare in parlamento.

Ovvero le regole sono stabilite prima. Non c'è di che cascare dalle nubi
Hanno uno scopo e lo perseguono, le decisioni sulla linea da tenere le prende il gruppo e non il singolo. Questo quanto riporta il codice


Queste le digressioni di un pop-ulista:

- CHE PIACCIA o non piaccia la procedura è corretta.

- Ieri mi sono letto con attenzione il regolamento parlamentare del Movimento depositato alla camera e la foto all'inizio del post ne è un estratto, il testo integrale potete trovarlo quì.

- Il regolamento prevede altre cose interessanti riguardo agli obblighi dei parlamentari come ad esempio l'obbligo di presenza in aula  (che a mio parere dovrebbe essere legge) , la rinuncia a metà stipendio e non mi sembra esattamente scritto da Mussolini...

- Grillo ha fatto una campagna elettorale il quale slogan era "mandiamo tutti a casa" e non "sediamoci a parlare con Renzi"

- Chi ha votato il movimento 5 stelle e ora vuole cose diverse da quelle annunciate nella campagna elettorale  ha sbagliato a dare il proprio voto.



- IN SOSTANZA CHI HA VOTATO  IL MOVIMENTO 5 STELLE CON COGNIZIONE DI CAUSA LO HA FATTO PER SCARDINARE IL SISTEMA, NON PER DIVENTARNE PARTE


giovedì 20 febbraio 2014

Demagogia o un urlo / Riguardo Grillo Renzi

Parallelo (della serie parliamo per immagini):
Ma se sotto casa vi avessero seppellito chessò, una montagna di rifiuti tossici e aveste visto intorno a voi, negli anni, senza capire, gente, amici , fratelli, che si ammalavano e morivano VOI avreste voglia di sedervi ad un tavolo a parlare, a sentir le ragioni e i progetti di quelli hanno seppellito quei rifiuti, di quelli che hanno permesso che si seppellissero, di quelli che hanno taciuto, giustificato e ASSOLTO e ora vi dicono "ok, ricominciamo da qui..." dico VOI avreste voglia di lasciarli parlare?

Ci uccidono a piccole dosi e vogliono che moriamo senza far rumore sennò siamo eversivi.
Ci prendono per il culo tutti i giorni. E quando ci si sente presi per il culo ci si incazza. Succede.
Io mi incazzo parecchio.
MA volendo un VAFFANCULO ci stava pure bene.

sabato 8 febbraio 2014

Giuditta Pini

"la critica che vorrei fare, al limite, a questo decreto sulle banche che forse non si sono chieste abbastanza garanzia alle banche (…) che spesso e volentieri le banche non danno credito
la cosa importante è che le banche si impegnino a fare questo"
Giuditta Pini a "Servizio Pubblico"

PD 6/02/2014

In pratiche le banche non hanno l'obbligo di dare niente in cambio, non hanno accordato nessun impegno in cambio del regalino fatto dal governo con il decreto banche. Quindi Giuditta Pini, giovane deputata,dal volto candido e pulito, "al limite", muove questa critica al decreto promosso e passato e firmato da lei e dal suo partito. 

E io da povero populista, mentre la guardo parlare penso: Sticazzi ! 

Poi, rispetto ai casini accaduti in parlamento per mano degli "eversivi"(termine non usato dalla pini ndr), riprende sottolineando che i problemi sono altri, che i suoi concittadini, quando torna nella bassa Modenese alluvionata, si aspettano altro.
Dice, la Giuditta , che bisogna "darci alle cose vere".
 Io invece mi chiedo:
Premettendo che ai cittadini della bassa modenese, da fastidio l'ostruzionismo e i casini creati in aula perché vorranno che ci si occupi di loro, ma i cittadini della bassa modenese non chiedono alla Pini spiegazioni perché invece che occuparsi dei problemi della gente, si regalino miliardi alle banche? (di fatto è così, qualunque cosa vi vogliano raccontare sulla rivalutazione dei capitali...)


lunedì 3 febbraio 2014

Si può essere in disaccordo pur essendo d'accordo?

SI PUO'.
La conduttrice di "l' aria che tira" stamani  dice candidamente che mettere il DECRETO IMU insieme al DECRETO BANCHE è stato uno "SBAGLIO".
Lei stessa ripete spesso che con le parole si deve stare attenti perché "diventano sassi e non si sa dove vanno a finire".

D'accordo fino a un certo punto.
Si devono anche definire le cose, i fatti e non si può essere sempre generici e blandi e dire che il chirurgo che ci ha lasciato un rotolo di garza in pancia ha fatto "uno sbaglio" perché non è cosa ammissibile. Un giornalista dovrebbe raccontare i fatti a prescindere e non le favole.


Inoltre la parola "sbaglio" da a intendere che si tratta di un errore, una distrazione quindi senza premeditazione.
 E nel caso del chirurgo, anche se fatto grave si può applicare , "forzando" la mano, anzi la lingua e chiamarlo "sbaglio",  presumendo che per quanto inaccettabile non sia premeditato, da parte del chirurgo, di lasciarci il rotolo in corpo.
Ma ciò non è applicabile al parlamento.
Per usare l'italiano in maniera corretta, io avrei detto che unire i due decreti è cosa FRAUDOLENTA e certamente PREMEDITATA o, se non avessi voluto "lanciare sassi" , avrei detto che è cosa FURBA e da FURBETTI ed eticamente mi sarei sentito costretto, qualsiasi possa essere la mia idea politica, ad aprire una voragine di dubbi sull'operato del governo a favore dei cittadini italiani ma non lo chiamerei certo uno SBAGLIO.
Infine uno SBAGLIO si corregge.  Invece la volontà del governo, nonostante l'opposizione più o meno discutibile (ma comunque a favore dei cittadini) è stata di arrivare fino in fondo
 I chirurghi del parlamento ci lasciano la garza in pancia. Ma è uno "sbaglio"